Una nuova esperienza, nata in piena emergenza sanitaria, è diventata opportunità di aggiornamento professionale ad ampio raggio, apprezzata dai telespettatori collegati alla piattaforma online di Ottica Italiana Tv, nei giorni di domenica 8 e lunedì 9 novembre.
La pandemia da Covid-19 ha cambiato abitudini e modalità per tenersi in contatto, le restrizioni di legge hanno cancellato congressi, fiere ed eventi in presenza, ma non la voglia di aggiornarsi, formarsi e informarsi, sia sotto l’aspetto tecnico-professionale, sia sotto l’aspetto più generale del settore.
È nato così “Adoo Events”, due giorni di formazione e informazione, a cura di Federottica e Albo degli ottici optometristi, dedicato ai professionisti della visione e trasmesso sulla piattaforma digitale di Ottica Italiana Tv. Un’esperienza coinvolgente, preparata e realizzata nel momento in cui l’Italia iniziava ad andare incontro a restrizioni sempre più rigide, e che ha riscosso il diffuso apprezzamento dei colleghi che hanno seguito l’evento.
È stato il tema portante della prima parte della programmazione di domenica 8 novembre, presentata da Franca Bochicchio, fondatrice di RadioOttica. Dopo l’apertura, affidata a Luisa Redaelli e al presidente Adoo, Giuseppe Sicoli, si è entrati subito nel vivo con un interessante focus sulla situazione delle fiere di settore, con la partecipazione in video del presidente di Mido, Giovanni Vitaloni.
“Adoo Events” ha dedicato poi uno spazio importante all’analisi di scenario, di quali problematiche generate dalla pandemia, ma non solo, siano di fronte al settore e quali conseguenze – e opportunità – possano nascere in questo quadro, illustrati dal presidente Federottica, Andrea Afragoli. In particolare ha lanciato un allarme sul nuovo Regolamento europeo sui dispositivi medici, perché la linea prevalente a Bruxelles è di trasformare l’occhiale da vista su misura in “occhiale adattabile” o “adattato” privo dell’analisi sui rischi, quindi in parte “banalizzato”, al punto che non ci sarebbe nessun motivo per non venderlo online.
Passo successivo, una fotografia di come i centri ottici abbiano affrontato l’emergenza sanitaria tra marzo e ottobre, realizzata da Federottica e presentata dall’esperta Beatrice Zannarini. Una ricerca che ha messo in luce le difficoltà della prima fase e i segnali incoraggianti arrivati nella stagione estiva.
Uno spazio è stato poi dedicato agli aggiornamenti del Progetto Crems, illustrati da Davide Croce della Università Liuc, che hanno anticipato il dibattito riassuntivo sui temi sviluppati nel corso della mattina, durante il quale il presidente Afragoli si è confrontato con Giuseppe Sicoli, Fabrizio Vettore (Assogruppi Ottica, Simone Santacatterina (Aloeo) e Anto Rossetti (Sopti), componenti del tavolo Interassociativo Tiopto.
Un commosso momento di ricordo del presidente Afragoli e di Marco Benedetti, presidente di Federottica Bergamo e vicepresidente nazionale dell’associazione, è stato dedicato a Mauro Di Terlizzi, storico segretario generale di Federottica scomparso lo scorso agosto, e di Enrico Pirotta, collega bergamasco scomparso qualche mese fa, a cui è stato assegnato il Premio Federottica 2020 alla memoria.
Nel corso delle due giornate sono state diverse le relazioni e gli interventi che hanno affrontato numerose tematiche legate al mondo della visione, con un’attenzione anche alle evoluzioni legate alla pandemia in corso. I contributi tecnico/scientifici hanno offerto una panoramica interessante, completata dai contributi del mondo delle aziende, che hanno illustrato strumenti e soluzioni a supporto dell’attività dell’ottico optometrista di salvaguardia del benessere visivo, oggi più che mai importante.