Molti soggetti si presentano dallo specialista desiderosi di diventare portatori di lenti a contatto sia nelle versioni incolori e/o colorate, ma occorre prevenire alcune complicanze che potrebbero comprometterne l’utilizzo. L’uso delle lenti a contatto viene definito confortevole quando è possibile indossare le lenti per tutto il tempo che si desidera senza ‘sentirle’ e senza accusare problemi di alcun tipo.
Diversamente, si parla di fastidio quando il portatore accusa discomfort o secchezza e si verificano sensazioni oculari avverse, episodiche o persistenti, con o senza disturbi visivi. Manifestazioni che con il tempo possono portare all’abbandono – temporaneo o definitivo – delle lenti a contatto.
Quali sono le cause che possono portare all’alterazione del film lacrimale? Diverse, ma una delle più comuni è senz’altro la sindrome dell’occhio secchio: un disturbo che si verifica quando gli occhi non riescono a produrre sufficiente lacrima naturale per mantenersi umidi ed è causato da:
Basse e alte temperature
Somministrazione di farmaci sistemici
Scarsa umidità
Impiego costante di terminali video
Evitare il dropout? E’ possibile!
Le lenti a contatto morbide durante l’uso tendono a disidratarsi e la componente acquosa del film lacrimale, presente sulla superficie, tende a evaporare fra un ammiccamento e l’altro. La contattologia ha fatto passi in avanti e oggi è possibile prevenire – o correggere – questa situazione con un adeguato protocollo applicativo associato alla scelta del materiale con cui sono realizzate le lenti. In questo modo sarà possibile ottenere il perfetto equilibrio tra trasmissibilità all’ossigeno, ricambio lacrimale, qualità visiva e comfort durante l’applicazione.
Qual è il materiale che meglio risponde a queste caratteristiche? L’Hioxifilcon D. L’ Hioxifilcon D, ottenuto dalla copolimerizzazione dell’HEMA con il Glicerol – metacrilato (HEMA+G.M.M.A.), è la scelta vincente perché assicura un contenuto idrico del 54% e garantisce la “stabilità dimensionale” e la costante trasmissibilità all’ossigeno.
L’elevata percentuale di glicerolo presente nell’Hioxifilcon D consente il perfetto bilanciamento idrico, cioè un tempo di disidratazione lento e di reidratazione rapido, evitando la comparsa di ipossia tissutale. Studi clinici hanno confermato che l’Hioxifilcon D non richiede tempo di accomodamento sulla superficie corneo- sclerale per avere una aderenza stabile. Elementi che vanno a tutto vantaggio di un uso costante e prolungato (ma sempre nel rispetto di quando indicato dai produttori) delle lenti e che ritroviamo nelle lenti a contatto colorate Desio.
Le lenti a contatto colorate Desio in Hioxifilcon D
Quanto detto vale anche per le lenti a contatto colorate e il successo o l’insuccesso della loro applicazione è lo stesso di quelle tradizionali, ma con una necessità in più: ottenere un risultato naturale e sfaccettato così da evitare l’’effetto fake’.
A garantire comfort, sicurezza d’uso e risultato naturale è stata l’italiana Qualimed che con le sue lenti a contatto colorate Desio ha letteralmente rivoluzionato il mercato. Realizzate utilizzando l’Hioxifilcon D che, a differenza di altri copolimeri impiegati in contattologia, permette di realizzare colorazioni particolareggiate e disegni iridei molto sfaccettati, le lenti Desio sono comode da applicare e da indossare. Sviluppate non solo per risolvere i problemi applicativi che coinvolgono il film lacrimale, ma anche per essere compatibili con tutte le strutture oculari, sono caratterizzate da:
Ampia gamma dei poteri
Estesa gamma delle colorazioni.
Protezione UV
Disegni iridei che riproducono fedelmente le strutture iridee naturali.
Quando si applica una lente a contatto Desio immediatamente le sue superfici vengono idratate dal film lacrimale, mantenendo così inalterata nel tempo la sua integrità e garantendo idratazione, comfort e stabilità dei parametri geometrici.