Il mercato ottico, a differenza di altri settori analoghi non sembra conoscere crisi. Gli operatori riconoscono al Silmo un ruolo importante per scoprire i trend dei prossimi anni. Quali tendenze possono essere evidenziate?
Il settore internazionale dell’ottica si sviluppa in modo abbastanza costante, anche se esistono sensibili differenze da un paese all’altro. Il mercato globale è in fase di crescita organica dovuta all’invecchiamento della popolazione e al conseguente numero di persone che avranno bisogno di occhiali.
Il SILMO è ben radicato nella realtà della filiera ed è riconosciuto dagli operatori del settore, di conseguenza gli organizzatori sono sempre stati consapevoli della necessità di contestualizzare le tendenze prodotti e mercati e di condividerle. Una delle tendenze principali da considerare è la riorganizzazione dell’industria e della distribuzione, e contemporaneamente le alleanze fra aziende leader del mercato e l’avvento di nuovi operatori con la mentalità di start-up che daranno impulso alla filiera. Bisogna anche sottolineare un design di livello più elevato per le montature e lenti sempre più complesse. In occasione dell’ultima edizione del SILMO, le nuove tecnologie, molto presenti al salone, delineano la strada per il futuro del settore. Il prossimo salone dovrebbe portare nuove prospettive.
Quest’anno Silmo festeggia una incredibile ricorrenza, i 50 anni, possiamo ripercorrere le tappe salienti della manifestazione francese? Partiamo dalla prima edizione, come e dove ha avuto luogo?
Nel 1967, a Oyonnax, capitale francese dell’industria plastica, il primo salone di ottica-occhialeria al mondo riunì 58 espositori su 1.500 m2 nell’ambito del SIP, il Salone Internazionale delle Plastiche e delle apparecchiature per ottici. Tre anni dopo gli ottici, sempre più numerosi, decidono di rendersi indipendenti creando un salone dedicato unicamente alla loro attività, che fu chiamato SILMO (Salone Internazionale dell’occhialeria, dell’ottica e delle apparecchiature per ottici). Il salone si ampliò rapidamente, quintuplicando la propria superficie e il numero di espositori. Sempre più internazionale, il salone si svolge ogni quattro anni alternativamente a Oyonnax e Parigi, prima di stabilirsi definitivamente nella capitale francese nel 1981 e cambiando le date l’anno successivo per diventare il grande appuntamento autunnale del settore. Queste scelte strategiche e rilevanti dimostrano la propria efficacia nel 2003, anno in cui il salone batte il proprio record per numero di partecipanti e si impone di fatto come il Mondiale dell’Ottica.
Cosa prevede il programma di questa specialissima edizione?
Abbiamo ideato un programma di festeggiamenti ovviamente, ma senza dimenticare che siamo principalmente un salone business, quindi è importante rafforzare sempre l’accoglienza degli espositori e dei visitatori, e favorire il business e gli incontri. Per quanto riguarda l’anniversario del SILMO, per non rovinare l’effetto sorpresa, non sveleremo tutte le animazioni previste, sappiate semplicemente che organizzeremo un’indimenticabile serata di premiazioni per consegnare i Silmo d’Or in un fantastico monumento parigino, per un evento che desideriamo sia simbolico e all’altezza dei 50 anni del salone: mezzo secolo, è veramente un traguardo importante!
Il premio dei premi a livello internazionale, il Silmo d’Or, quando e come e’ stato istituito?
La creazione dei Silmo d’Or risale al 1994. All’epoca l’obiettivo – sempre attuale anche oggi -, era di valorizzare la creazione e l’innovazione. Da oltre 20 anni, centinaia di aziende, marchi, prodotti, uomini e donne provenienti da tutto il mondo sono stati premiati, a testimonianza della loro volontà di conferire una visione originale al nostro settore. Un Silmo d’Or non è un semplice trofeo consegnato durante una serata conviviale e spesso memorabile, ma è il simbolo di un riconoscimento di tutta una professione, poiché i membri della giuria provenienti dalla filiera sono i garanti dei concorrenti e dei vincitori in ogni edizione. Il successo dei Silmo d’Or si riassume in due parole: riconoscimento e convivialità.