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La superficie dell’occhio

I test piu’ comuni per la valutazione della qualita’ della superficie dell’occhio:
meibografia e demodex.
A cura dell’Ing. Riccardo Nicoletti Export Manager, Espansione Marketing SpA.
Nel numero scorso abbiamo stabilito quanto sia importante per l’ottico valutare la qualità della superficie dell’occhio, sia per il portatore di lenti ma anche per ottenere un’indicazione di refrazione più corretta e completa. Infatti, la refrazione valutata in pazienti con occhio secco non verificato porta ad una valutazione refrattiva, e quindi ad una correzione, che può essere affetta da oltre 1D di errore. Per procedere all’analisi della salute della superficie anteriore della cornea relativamente alla possibilità di essere in presenza di occhio secco, esistono diversi esami che prendono in considerazione il film lacrimale.
Il film lacrimale deve essere descritto in base alla sua:

  • Quantità
  • Qualità
  • Stabilità
  • Uniformità

Il film deve possedere la giusta composizione ripartita tra parte acquosa e parte lipidica, deve essere in quantità sufficiente per poter lubrificare uniformemente l’intera superficie corneale, non deve rompersi, non deve evaporare. In campo ottico si esegue spesso una sequenza di test lacrimali per analizzare e studiare le caratteristiche suddette del film lacrimale e proporre di conseguenza la LAC più idonea, sia come materiale sia come tipologia. Alcuni di questi test, di cui avrete sicuramente sentito parlare, sono i seguenti: Analisi interferometrica del film lacrimale, misura dell’ altezza del menisco lacrimale, valutazione del tempo di rottura (NI-BUT), valutazione della Frequenza di ammiccamento (blinking rate), Meibografia, valutazione dell’indice di rossore (bulbar redness).

Poiché nella maggior parte dei casi l’occhio secco ha un’origine evaporativa, cioè è causato dall’evaporazione del film lacrimale, è necessario investigare in questa direzione. La mancanza di sostanza lipidica rende il film acquoso e maggiormente indicato per l’evaporazione. Si indaga quindi sulla carenza del “meibo” che viene generato dalle ghiandole di Meibomio. La salute di tali ghiandole è quindi fondamentale per la produzione di tale sostanza. Le ghiandole di cui parliamo prendono il nome dal medico tedesco Heinrich Meibom (1638 – 1700) e sono situate (verticalmente) nella parte tarsale della palpebra superiore ed inferiore.
Foto 1 – Heinrich Meibom in un ritratto dell’epoca (fonte Wikipidia)

L’esame meibografico prende in considerazione lo stato di salute delle Ghiandole di Meibomio, responsabili di secernere la parte lipidica del film lacrimale, attraverso opportuni canali chiamati “dotti escretori”. L’indebolimento di tali ghiandole, la loro otturazione o la loro morte, portano a carenza di meibo e quindi all’evaporazione del film lacrimale causando occhio secco. Tale situazione prende il nome di MGD, acronimo di “Meibomian Glands Dysfunction”. La loro presenza – od assenza in percentuale – si valuta grazie alla  scala internazionale del Dr. Heiko Pult. Tale scala riporta la mancanza di ghiandole in percentuale, assumendo come caso ideale la totale presenza (0%) e caso peggiore la totale assenza (100%).

Foto 2 – la scala internazionale del Dr. Heiko Pult per la classificazione di MGD

L’esame meibografico si effettua con radiazione infrarossa,non è a contatto ed è estremamente rapido e semplice. Si tratta di una semplice fotografia.

Successivamente all’esame di meibografia si interviene trattando il paziente applicando tecnologie IPL ed LLLT. Il trattamento è totalmente indolore per il paziente e gli effetti sono spesso immediati. Sono sempre più numerosi gli studi che riportano l’efficacia di tali applicazioni. Recentemente sono stati pubblicati due articoli molto interessanti di cui vi riporto gli estremi: Ana Marta et al., Department of Ophthalmology, Centro Hospitalar Universitário do Porto (CHUPorto), Oporto, Portugal , “Intense Pulsed Plus Low-Level Light Therapy in Meibomian Gland Dysfunction”, Clinical Ophthalmology 2021:15 2803–2811, Giugno 2021 Solomos et al., Clinic of Ophthalmology, Geneva University Hospitals & Faculty of Medicine, University of Geneva, CH-1205 Geneva, Switzerland; “Meibomian Glands Dysfunction: Intense Pulsed Light Therapy in Combination with Low-Level Light Therapy as Rescue Treatment”, Medicina 2021, 57, 619. https://doi.org/10.3390/medicina57060619 Alcuni test sono legati a situazioni patologiche non direttamente in relazione col film lacrimale, come ad esempio la verifica di presenza di Demodex. Il Demodex è un acaro a otto zampe che si trova naturalmente sui volti degli esseri umani e la sua presenza aumenta con l’avanzare dell’età.

Foto 4 – un’ immagine ingrandita del Demodex

Vive all’interno o attorno ai follicoli piliferi e alle ghiandole sebacee. Il ciclo vitale di questo microrganismo dura circa 18 giorni.


Foto 5 – ciglia infestate dalla presenza di Demodex

Una popolazione di Demodex superiore al normale può portare ad infiammazioni oppure a sintomi di patologie. Durante la loro vita questi acari accumulano rifiuti nel loro addome, rilasciandoli solamente alla loro morte, con conseguente nascita di irritazioni ed arrossamenti (ad esempio sulle palpebre può causare blefarite, oppure sulla pelle può portare a Couperose o Rosacea). Si può facilmente verificare la presenza di Demodex mediante lo specifico esame incluso nel nuovo software Me-Check 3D.

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