Con un esordio decisamente lusinghiero al Graziella Pagni Award, l’atelier toscano entra nel mondo dell’acrilico, spostando di un gradino verso l’alto la propria presenza nel mondo del 100% made in Italy, del design e dell’innovazione.
La prima volta che ne avevamo sentito parlare in forma non ufficiale era stata circa sei mesi fa quando durante una visita in azienda, parlando di progetti futuri ci era stato mostrato qualche prototipo. In quell’occasione ci venne detto che in autunno avremmo visto i frutti del lavoro che tecnici e designer di ViaGuinigi, stavano affrontando. Bene, sono passati sei mesi e dobbiamo affermare senza alcun dubbio che migliore esordio non potesse esserci stato.
Alla prima uscita infatti, gli acrilici di ViaGuinigi,come si dice in questi casi non sono passati inosservati. Anzi. L’occasione è stato il premio Graziella Pagni che si è svolto a fine ottobre a Firenze. In quella occasione la proposta di Chiara Rocchi per la categoria XX è arrivata in finale proprio per la scelta della giuria tecnica che selezionava le proposte da mettere in votazione a Firenze. Ancora una volta quindi, la giovane e effervescente azienda toscana pare avere centrato il bersaglio con un prodotto sicuramente innovativo e decisamente fuori dalle visioni tradizionali del mondo dell’occhialeria. Scelta coraggiosa rispetto alla tradizione del marchio, tanto da poter sembrare quasi una fuga in avanti. Cosa che però non è assolutamente. Anzi, la scelta di inserire l’acrilico risponde a una esigenza stilistica e commerciale molto precisa che guarda sostanzialmente al domani e a un pubblico sempre più variegato ed esigente ma al tempo stesso desideroso di prodotti per il cui acquisto non sia necessario fare sforzi economici, pur restando nell’ambito della qualità del prodotto. A raccontare la storia di questa innovazione è la sua stessa ideatrice, Chiara Rocchi che all’interno di ViaGuinigi, ricopre il ruolo di responsabile delle collezioni
Sig.ra Rocchi, come mai la decisione di lanciarsi in un’area di mercato e di prodotto che non era certamente nella vostra tradizione?
“ Sinceramente non c’è un motivo determinante ma una serie di pensieri che si sono tramutati in idee e quindi in opportunità e progetti. Infine in realtà. La scelta di affrontare il materiale acrilico è dovuta essenzialmente a questi elementi: il primo è il desiderio spasmodico di cercare sempre una nuova opportunità per la crescita del marchio e della sua posizione sul mercato. La seconda è che dopo diversi anni spesi nell’individuare forme classiche e materiali tradizionali che potessero essere declinati in forme classiche e in taglie adatte a soddisfare le necessità di vestibilità da parte di soggetti diversissimi fra loro, ritenevo che fosse il tempo di dare una spinta in avanti al brand e soprattutto mostrare che siamo in grado di innovare sia sotto il profilo dei materiali sia sotto quello del design.
Perchè la decisione di lanciarsi proprio nell’acrilico?
“L’acrilico ha dalla sua alcune caratteristiche uniche e offre possibilità davvero interessanti per chi disegna, progetta e produce con questo materiale. In primo luogo mi riferisco al processo di realizzazione che è del tutto differente rispetto a ciò che siamo abituati a vivere nel nostro settore, il secondo punto sta nella duttilità del materiale derivante proprio dalla sua unicità di lavorazione. La terza ma non certamente meno importante riguarda da vicino la trasparenza e il colore. Con l’acrilico, se guardate la nostre collezioni, le possibilità di sbizzarrirsi sono pressochè infinite, i colori possono raggiungere livelli di unicità meravigliosi. Insomma è una nuova avventura che ci apre strade importanti verso fasce di mercato che fino a ieri non erano nelle nostre corde. Infine c’è un motivo personale: a me l’acrilico piace moltissimo!
Parliamo delle particolarità che guidano questa collezione
“ Non parlerei di collezione in senso stretto. Perchè gli acrilici sono dei modelli che vanno a integrare le diverse collezioni di ViaGuinigi. Per noi è il concetto del design e dell’ innovazione a farsi spazio negli acrilici. Da una parte le forme che prendono una strada meno tradizionale, ma non per questo difficile da comprendere e indossare, dall’altra il materiale che vien lavorato in modo davvero unico utilizzando la tecnica della colata a freddo. Tecnica dove è richiesta una grande capacità di affrontare il materiale stesso e soprattutto una qualità e una precisione realizzativa che a livello così elevato no è facile da trovare. Per questo abbiamo deciso di insistere sulla unicità dei nostri ViaGuinigi in acrilico. Le forme diventano sicuramente più audaci e rivolte anche a un pubblico più giovane, i colori quando dominati dalla trasparenza del materiale, offrono vivacità uniche, che però non diventano mai fini a loro stesse e offrono un salto cromatico determinante per rendere le forme ancora più godibili. Deve poi tenere in considerazione che tutto l’occhiale è prodotto in Italia dalla a alla z da una azienda specializzata con alle spalle otto generazioni di imprenditoria familiare. Cbi produce i nostri occhiali infatti originariamente era una falegnameria che si occupava delle produzione di mobili, infissi e porte. Poi con il passare del tempo ha affrontato nuovi mercati facendosi contaminare da prodotti e materiali nuovi. Da qui nascono i nostri acrilici che unendo tradizione della falegnameria, che significa gusto per la precisione e per il ben costruito, e materiale innovativo crea un’alchimia assolutiste unica.
Approfondiamo infine la questione del materiale e delle scelte produttive
“Iniziamo dal materiale. L’acrilico, anzi il vetro acrilico è resistente, leggero, antibatterico, idrorepellente e non contiene metalli pesanti. Insomma un materiale ideale per stare in una zona così delicata come è il viso e in particolare gli occhi. Nel nostro caso poi nella area fluorescente abbiamo fatto una scelta di colori dotati di luminosità unica che diventa straordinaria quando è esposta alla luce diretta. Infatti in queste condizioni l’impatto visivo può godere anche del fattore trasparenza che risulta essere davvero affascinante.
Ci sono poi altre peculiarità in questo occhiale del tutto made in Italy: in primo luogo le scelte progettuali che ci permettono di avere un occhiale avvolgente grazie alla regolabilità delle aste. In questo modo si può raggiungere una calzata unica, grazie alla possibilità di intervenire su una vite posizionata alla fine della battuta fra asta e frontale. In sostanza una cerniera personalizzata.
La scelta di proporre un prodotto esclusivamente made in Italy è legata alla decisione di ribadire il nostro concetto di qualità italiana che diventerà sempre più centrale rispetto al prodotto. Questo significa occhiali sempre più curati e progettatati pensando sia alla qualità percepita sia a quella reale. Ma non solo: il desiderio di allungare il passo in questa direzione si ritrova perfino negli astucci che contengono questi occhiali. Si tratta infatti di confezioni prodotte totalmente in italia, anzi in Toscana. Per realizzarle ci siamo rivolti a una azienda specializzata ovviamente italiana, proprio per rimarcare l’appartenenza di ogni singolo componente dei nostri occhiali acrilici al mondo del Made in Italy e alle sue caratteristiche di qualità e cura dei particolari.