W-eye ha realizzato una edizione limitata dei suoi occhiali denominata “Mari 1938”. si tratta di un modello sole studiato esclusivamente per i partecipanti alla regata storica Hannibal Classic che si tiene a Monfalcone nel mese di settembre Tanti anni fa, quando ancora si parlava molto poco di riciclo delle materie prime e di economia circolare, c’era una bella pubblicità che mostrava da una parte alcune bottiglie per acqua in PET e dall’altra un maglione realizzato in Pile, spiegando che da delle bottiglie in plastica (non ricordo esattamente il numero) si poteva ricavare un morbido maglione di pile. Da allora la strada fatta dalla coscienza comune e dal buon senso è parecchia e molti più oggetti di quanti si possano immaginare sono realizzati partendo da materie prime riciclate.
Un esempio: i cassetti porta oggetti di una nota marca tedesca di automobili sono realizzati in cartone peruova che invece di finire in discarica diventano componenti per auto di lusso. L’elenco potrebbe essere quasi infinito, ma non è qui che vogliamo arrivare.
La circolarità della economia però non è solo riciclo di materiali banali (spesso derivati dal petrolio o da processi di sintesi) ma è anche e soprattutto gusto nel saper apprezzare certe cose e trovare il modo di dare loro una seconda o terza se non addirittura quarta vita sotto forme e utilizzi differenti. Sono i casi in cui emerge l’amore per la storia, per la tradizione, per la ricerca del buon gusto e del piacere di avere un oggetto prezioso e per certi versi unico. Dove il concetto di prezioso non sta solo nel valore economico dell’oggetto, anzi risiede quasi sempre nelle emozioni e nella storia che da questo oggetto derivano. Chi non ha un vecchio orologio del nonno in casa, o una penna stilografica appartenuta a chissà quale avo, scagli la prima pietra. A volte si tratta di orologi o penne di valore altre volte di valore c’è solo l’affetto che rappresentano. Eppure per noi sono importanti.
A questa categoria, anche se spesso si tratta di oggetti di altissimo valore, appartengono quei signori che anche quest’anno sono saliti sulle loro barche d’epoca in quel di Monfalcone per partecipare alla “Hannibal Classic” una regata per vele d’epoca organizzata dalla Marina che regala il proprio nome alla regata che quest’anno si è svolta alle porte dell’autunno. Quando si parla di barche d’epoca si pensa subito a ottoni lucidi, scafi in legno e a tanto amore per il mare.
Per celebrare la quinta edizione di questa ormai classica regata di fine stagione W-eye ha pensato di unire la propria tradizione di azienda che produce occhiali in legno seguendo un percorso tecnologico unico, con il piacere della tradizione e della storia. Che in questo caso è rappresentata dal legno di Teak che è stato donato alla W-eye dal cantiere Francesco del Carlo della Darsena Italia di Viareggio.
In questo caso però non si tratta di banale legno di teak bensì di alcune tavole recuperate da uno scafo del 1938 che era in fase di rigenerazione e restauro proprio nel cantiere Viareggino. W-eye, azienda che senza la volontà e la passione di Doriano Mattellone oggi non esisterebbe, è la perfetta sintesi di questa ricerca qualitativa e materica e quindi pensiamo che la scelta di valorizzare un legno che per quasi un secolo ha solcato i mari sia sostanzialmente perfetta e congrua con l’idea che guida W-Eye ogni giorno. L’idea è stata proprio quella di dare ulteriore vita al legno con cui è realizzata la preziosa barca storica in restauro producendo una serie limitata di 100 pezzi numerati, destinati a diventare un classico di qualità e lusso nel mondo dell’occhialeria da sole.
L’occhiale realizzato da W-eye è stato concepito come del resto tutta la produzione dell’azienda di Pavia d’Udine dallo Studio Matteo Ragni Design e, proprio per ricordare la provenienza della materia prima e la destinazione dell’occhiale che è stato regalato agli equipaggi di tutte le barche presenti è stato chiamato “mari 1938”. Nato per celebrare una regata di barche d’epoca, “mari 1938” non poteva che essere caratterizzato da forme classiche garbate e dotate di grande equilibrio. Proprio come le barche d’epoca cui è ispirato. Unica nota solo apparentemente sopra le righe, è la forma delle aste che si caratterizzano per una dolce curva che ricorda da vicino la classica chiglia lunga tipica delle imbarcazioni d’epoca.
Si tratta di un occhiale da sole unisex di media dimensione che riassume in sé le caratteristiche tipiche degli occhiali prodotti da W-Eye: la struttura portante dell’occhiale è composta da cinque diversi fogli di tranciato di mogano alternati con due lamine di alluminio sottilissime. Il rivestimento esterno di tutto l’occhiale infine, è realizzato proprio con fogli di teak ricavati dalle assi d’epoca. Su ciascun occhiale sono statemontate delle lenti Zeiss polarizzate di colore grigio, ideali per la migliore definizione della vista in mare.